martedì 22 ottobre 2013

TRE BICCHIERI GAMBERO ROSSO


Tre Bicchieri’ della guida del Gambero Rosso 2014: dopo otto anni il Sannio nell’eccellenza con tre vini



La III edizione dei “Tre bicchieri 2014″,  degustazione dei  migliori vini della Penisola secondo gli  esperti del Gambero Rosso che  hanno attribuito il massimo riconoscimento   per celebrare l’ uscita della guida “Vini d’ Italia” giunta alla 27/a edizione e presentata giorni fa nella capitale, ha goduto della magica atmosfera di Villa De Vita,  con  vista dal punto più alto della collina di Posillipo su Ischia e Procida. L’ evento è stato organizzato dalla Città del gusto Napoli e ha consentito l’ assaggio in anteprima di circa 100 vini, dei 415 premiati dalla guida, di 70 aziende dal Nord al Sud Italia, isole comprese, offrendo la possibilità di compiere un percorso olfattivo e gustativo unico ed irripetibile.
 Quella di quest’anno è stata un’ edizione da ricordare per la Campania che ha ricevuto il massimo premio in ciascuna provincia, a testimonianza della ricchezza ampelografica della Regione.
Tra i rossi protagonista indiscusso è stato l’ Aglianico declinato nelle diverse espressioni, tra i bianchi i Fiano e i Greco di Tufo.
Diverse le aziende riconfermate, ma non sono mancate le novità soprattutto nel Sannio dove i  ’Tre bicchieri’ sono stati assegnati all’Aglianico del Taburno ’10 di Fattoria La Rivolta, all’ Aglianico del Taburno Delius ‘ 09 di Cantina del Taburno e alla Falanghina base ’12 di Fontanavecchia;  è la rivincita della provincia, che  conquista 3 ‘Tre bicchieri’
 Nelle sale al piano terra e al primo piano della villa erano allestiti lunghi banchi d’ assaggio dietro ai quali sommelier Ais illustravano le caratteristiche organolettiche dei vini, tra i quali figuravano anche i ‘Tre bicchieri verdi’, vini prodotti con particolare attenzione al rispetto dell’ambiente, delle tecniche vitivinicole tradizionali e della vitienologia sostenibile.
In bella mostra, inoltre, i Premi Speciali:
Cantina Nals Margreid A.A. Pinot Bianco Sirmian ’12 (bianco dell’anno);
Enrico Serafino Alta Langa Brut Zero Cantina Maestra ’07 (spumante dell’anno);
Cantine Rallo Bianco Maggiore ’12 (rapporto qualità-prezzo);
Colle Massari Montecucco Sangiovese Lombrone Ris. ’09 (cantina dell’anno);
Barberani Orvieto Cl. Sup. Muffa Nobile Calcaia ’10 (dolce bianco dell’anno);
Guerrieri Rizzardi Amarone della Valpolicella Cl. Calcarole ’09 (rosso dell’anno).
 La degustazione è stata accompagnata da prodotti tipici campani: piccole montanare, le classiche pizzelle fritte condite con salsa di pomodoro, formaggio e basilico, decisamente andate a ruba, bruschette con scarola e baccalà, assaggi di pan cotto, involtini di bresaola, pani variamente farciti da noci, nocciole, pomodori secchi. Ma, su tutti, sua maestà la mozzarella di bufala campana Dop, anche nella versione affumicata e la ricotta, sempre di bufala.



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